Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Il "Denaro felice" (Seconda ed ultima parte) (puntata 232 del 05/08/2023)

Vi dovevo una risposta da sette giorni esatti. La domanda era: "Qual è il denaro felice?"

L'unico denaro felice è quello che lavora.

Il denaro investito con Metodo e per il tempo di una Maratona, in aziende buone e solide, gestite da manager abili ed onesti, sottoposti a controlli e regole condivise.

Esattamente il genere di aziende che interessano FinanzaWorld.

Un esempio? Dal gennaio 2006 ad oggi, con le aziende giuste, il pfolio modello dell'abbonamento Premium di "In Borsa in Italia" ha avuto un andamento da +906% .

Mentre l'indice di riferimento si è fermato al -25%.(Dati luglio 2023)

Far lavorare per voi (investirlo con Metodo) il vostro denaro invece di spenderlo tutto.

Ecco come dovreste usare i soldi per garantirvi, ho detto garantirvi, la Felicità finanziaria.

Visto così il denaro assomiglia molto di più all'intelligenza e all'energia, non trovate?

Per questo Gesù Cristo ne fece oggetto di due racconti esemplari descritti in due diversi Vangeli:

La parabola dei talenti narrata nel Vangelo secondo Matteo 25,14-30; e una parabola simile, La parabola delle mine che si trova nel Vangelo secondo Luca 19,12-27

Eccola.

"E, mentre essi ascoltavano queste cose, Gesù proseguì a raccontare una parabola, perché era vicino a Gerusalemme, ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi subito.

Disse dunque:

«Un uomo nobile andò in un paese lontano, per ricevere l'investitura di un regno e poi tornare. E, chiamati a sé dieci suoi servi, diede loro dieci mine e disse loro: "Trafficate fino al mio ritorno".

Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasciata, dicendo: "Non vogliamo che costui regni su di noi".

Ora, quando fu di ritorno, dopo aver ricevuto l'investitura del regno, fece chiamare quei servi ai quali aveva dato il denaro per sapere quanto ciascuno a vesse guadagnato trafficando. Allora si fece avanti il primo e disse:

"Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine"; ed egli disse: "Bene, servo buono, poiché sei stato fedele in cosa minima, ricevi il governo su dieci città".

Venne poi il secondo, dicendo: "Signore, la tua mina ha fruttato altre cinque mine"; ed egli disse anche a costui: "Tu pure sii capo di cinque città".

Venne poi un altro, che disse: "Signore, ecco la tua mina che ho tenuta riposta in un fazzoletto, perché ho avuto paura di te, che sei un uomo severo; tu prendi ciò che non hai depositato e mieti ciò che non hai seminato".

E il suo signore gli disse: "Ti giudicherò dalle tue stesse parole, malvagio servo; tu sapevi che sono un uomo duro, che prendo ciò che non ho depositato e mieto ciò che non ho seminato; perché non hai depositato il mio denaro in banca; così, al mio ritorno, lo avrei riscosso con l'interesse?".

Disse poi ai presenti: "Toglietegli la mina e datela a colui che ha dieci mine".

Ed essi gli dissero: "Signore, egli ha dieci mine".

"Poiché io vi dico che a chi ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha."

Esiste il "denaro infelice" e il "denaro felice". A voi la scelta.

Un consiglio finale: se siete novizi di FinanzaWorld partecipate Gratis al Meeting della Finanza democratica on line col sottoscritto, cliccando subito qui.

2. Il mio libro della settimana (232)

E. Carrère: Yoga

(Adelphi)

Emmanuele Carrere è uno degli scrittori più amati (in Francia e in Italia) della "nuova generazione".

I suoi reportages dall'Ucraina resteranno indimenticabili per chi li ha letti.

"La vita che Emmanuel Carrère racconta, questa volta, è proprio la sua: trascorsa, in gran parte, a combattere contro quella che gli antichi chiamavano melanconia.

C’è stato un momento in cui lo scrittore credeva di aver sconfitto i suoi demoni, di aver raggiunto «uno stato di meraviglia e serenità»; allora ha deciso di buttare giù un libretto «arguto e accattivante» sulle discipline che pratica da anni: lo yoga, la meditazione, il tai chi. Solo che quei demoni erano ancora in agguato, e quando meno se l’aspettava gli sono piombati addosso: e non sono bastati i farmaci, ci sono volute quattordici sedute di elettroshock per farlo uscire da quello che era stato diagnosticato come «disturbo bipolare di tipo II».

Questo non è dunque il libretto «arguto e accattivante» sullo yoga che Carrère intendeva offrirci: è molto di più. Vi si parla, certo, di che cos’è lo yoga e di come lo si pratica, e di un seminario di meditazione Vipassana che non era consentito abbandonare, e che lui abbandona senza esitazioni dopo aver appreso la morte di un amico nell’attentato a «Charlie Hebdo»; ma anche di una relazione erotica intensissima e dei mesi terribili trascorsi al Sainte-Anne, l’ospedale psichiatrico di Parigi; del sorriso di Martha Argerich mentre suona la polacca Eroica di Chopin e di un soggiorno a Leros insieme ad alcuni ragazzi fuggiti dall’Afghanistan; di un’americana la cui sorella schizofrenica è scomparsa nel nulla e di come lui abbia smesso di battere a macchina con un solo dito – per finire, del suo lento ritorno alla vita, alla scrittura, all’amore.

Ancora una volta Emmanuel Carrère riesce ad ammaliarci, con la «favolosa fluidità» della sua prosa («Le Monde») e con quel tono amichevole, quasi fraterno, che è soltanto suo, di raccontarsi quasi che si rivolgesse, personalmente, a ciascuno dei suoi lettori."

3. L'articolo della settimana (232)

Filippo Facci è un giornalista che alcuni apprezzano ed altri odiano. Di sicuro si caccia spesso nei guai con le sue stesse parole. Di recente è capitato per via di una sua frase a commento della vicenda del figlio del presidente del Senato La Russa ...

"È un giornalista noto. Come è arrivato a questa situazione economica?

«Facile. Mi sono costruito una casa in zona Lambrate che venivano anche dall’estero a vedere: un loft con piscina sul tetto. Passo più lungo della gamba. Mi è costata e ho fatto il mutuo.

Nel frattempo le mie entrate sono scese, gli spot per cui usavo la casa sono venuti meno, denunciavo il reddito ma non riuscivo a pagarci sopra le tasse e quindi è arrivato il fisco.

Per farla breve, ho svenduto la casa a un milione di euro, per sanare tutto se ne sono andati subito 900 mila euro, da lì per far mantenere alla mia ex il tenore di vita richiesto devo togliere le spese di mantenimento mie, sue, dei figli»."

4. La citazione finale (232)

Credo che lo Yoga sia il più grande dono dell’India al mondo.

(Tirumalai Krishnamacharya)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


Elenco delle puntate: