Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. L'importanza della Checklist (puntata 307 del 11/01/2025)

E' partita "Investitori Intelligenti", la nostra trasmissione settimanale (ogni giovedì alle 21,20, in replica stesso giorno alle 24.) in onda sul canale 133 del digitale terrestre e sul canale 868 di Sky.

Andrà in onda tutte le settimane (stesso giorno e stessa ora) per 32 puntate in totale.

"Investitori Intelligenti" comprende due rubriche:

"Il Consiglio di Francesco Carlà": quello che dovreste davvero sapere per essere Investitori Intelligenti.

"Chiedilo a Carlà": domande e risposte a FC sulla Borsa e gli Investimenti.

Potete fare anche voi domande al vs. prof. scrivendo a: premium@finanzaworld.it

Tutte le puntate le trovate anche cliccando qui.

Vi aspetto in tv. E intanto passiamo al Consiglio della settimana …

C'è un libro di un medico assai intelligente (ve ne parlerò meglio fra poco nello spazio di FC Consiglia dedicato alla lettura) che sottolinea l'importanza di avere una buona Checklist nel proprio lavoro.

I piloti di linea, per esempio, non potrebbero farne a meno. E nemmeno i passeggeri.

Ma come dev'essere fatta la Checklist di un Investitore davvero Intelligente?

Il sottoscritto ne ha una nel suo Frullatore, ed è una checklist non troppo complicata. Perché così va fatta una checklist per essere davvero usabile.

Al punto 1 recita: ricordati di quello che NON sai.

Al punto 2: ricordati che immaginare il futuro di un'azienda non è facile.

Al punto 3: ricordati che il prezzo è molto molto importante.

Poi ci sono altri punti, ma questi sono quelli decisivi.

Un consiglio finale: se siete novizi di FinanzaWorld partecipate Gratis al Meeting della Finanza democratica on line col sottoscritto, cliccando subito qui.

2. Il mio libro della settimana (307)

A. Gawande: Checklist

(Einaudi)

Ho letto questo libro (forse) quindici anni fa, in lingua originale (inglese).

Ricordo molto bene che fui colpito dall'intelligenza dello scrittore e dalla semplicità, ed efficacia delle sue idee.

Gawande è un medico, e al punto 1 della sua checklist per i medici e gli operatori del grande ospedale di New York dove lavorava, ha scritto:

"Ricordate di lavarvi le mani."

"In un paese delle Alpi austriache una madre e un padre sono usciti per una gita nei boschi insieme alla figlia di tre anni.

Durante la passeggiata perdono di vista la bambina un attimo, e tanto basta: la piccola è caduta in un lago ghiacciato dove rimarrà trenta minuti prima di essere riportata in superficie.

Anche se i soccorsi arrivano abbastanza in fretta, quando finalmente la collegano alle macchine la bambina è morta da due ore.

Eppure le cure a cui viene sottoposta in ospedale iniziano a sortire i primi effetti: nel giro di qualche ora la temperatura sale, il sangue riprende a circolare, il cuore a battere. La bambina vivrà.

A rendere sbalorditivo un tale episodio non è soltanto l'idea che qualcuno possa essere rianimato dopo due ore trascorse in uno stato che tempo fa avremmo considerato di morte. È anche l'idea che un gruppo di persone di un ospedale qualsiasi riesca a realizzare una cosa così tremendamente complicata.

Salvare un annegato è ben diverso da come si vede in televisione: è necessario che decine di persone eseguano correttamente migliaia di fasi terapeutiche, coordinandosi alla perfezione. Cosa ha salvato la bambina e decine di casi simili? Cosa permette a procedure "tremendamente complicate" di essere portate a termine correttamente? Due cose molto semplici: della carta e una penna. O meglio: una checklist, una lista di controllo.

Atul Gawande introduce il lettore nel mondo della complessità ricondotta all'ordine: lo fa con i suoi "racconti di guerra"...

3. L'articolo della settimana (307)

Il Simulmondo di Internet e dei Social sta dando alla testa ai ragazzi americani (probabilmente anche a quelli di molti altri Paesi) …

"La società di servizi finanziari Empower ha intervistato più di 2.200 americani a settembre e gli intervistati della generazione Z (nati tra il 1997 e il 2012) hanno affermato che avrebbero dovuto guadagnare 587.000 dollari all'anno per poter raggiungere il "successo finanziario". Si tratta di circa 3-6 volte la quantità di soldi che qualsiasi altra fascia d'età ha dichiarato di aver bisogno. Secondo la Social Security Administration, si tratta di circa nove volte lo stipendio medio degli Stati Uniti."

4. La citazione finale (307)

“Un errore non deve necessariamente rimanere un errore.”

(Atul Gawande)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


Elenco delle puntate: