" name="description">

Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

Clicca qui per iscriverti.


1. La pensione dell'Investitore (Investitrice) Intelligente (puntata 306 del 04/01/2025)

E' partita "Investitori Intelligenti", la nostra trasmissione settimanale (ogni giovedì alle 21,20, in replica stesso giorno alle 24.) in onda sul canale 133 del digitale terrestre e sul canale 868 di Sky.

Andrà in onda tutte le settimane (stesso giorno e stessa ora) per 32 puntate in totale.

"Investitori Intelligenti" comprende due rubriche:

"Il Consiglio di Francesco Carlà": quello che dovreste davvero sapere per essere Investitori Intelligenti.

"Chiedilo a Carlà": domande e risposte a FC sulla Borsa e gli Investimenti.

Potete fare anche voi domande al vs. prof. scrivendo a: premium@finanzaworld.it

Tutte le puntate le trovate anche cliccando qui.

Vi aspetto in tv. E intanto passiamo al Consiglio della settimana …

Boeri, ex presidente dell'INPS, ha ricordato: "Chi oggi ha 35 anni prenderà nell' intera vita pensionistica, in media, un importo complessivo di circa il 25% inferiore a quello della generazione precedente, (i nati intorno al 1945), pur lavorando fino a circa 75 anni."

Argh!

E' un anatema inevitabile, una maledizione contro cui è impossibile fare qualcosa, oppure ci sono dei rimedi funzionanti?

Altroché se ci sono delle soluzioni, per esempio quella che ho usato per me stesso in questi ultimi 38 anni e che tutte le Fwiane e i Fwiani Premium stanno sperimentando dal gennaio 2004 ad oggi.

La stessa che ha usato il "pensionato" più ricco del mondo, Warren Buffett, 94 anni.

La soluzione si chiama: Maratona dell'Investimento Intelligente, anche detta: "La Pensione è mia e me la gestisco io!"

In che consiste esattamente? Poche Regole, ma scolpite nel marmo:

1: Create la liquidità che vi serve per la vita e per gli imprevisti;

2: Spendete dopo aver risparmiato e non risparmiate dopo aver speso (perché risparmiereste molto poco);

3: Con il risparmio fatevi un portafoglio modello di azioni, scelte seguendo i 4 Pilastri della Finanza democratica e i 4 Filtri dell'Investitore Intelligente.

(Oppure abbonatevi ai nostri Premium, SuperPremium e Platinum).

Fra un po' di anni mi ringrazierete. Senza aspettare la pensione.

Un consiglio finale: se siete novizi di FinanzaWorld partecipate Gratis al Meeting della Finanza democratica on line col sottoscritto, cliccando subito qui.

2. Il mio libro della settimana (306)

A. Camilleri: Vi scriverò ancora

(Sellerio)

Camilleri è Montalbano. Ma prima di Montalbano Camilleri era già un sacco di cose. Le scoprirete in questo fulminante libretto che vi consiglio questa settimana …

«Dopodomani compirò ventisei anni. Dicono che noi, nati sotto il segno della vergine, abbiamo la fortuna un poco ritardata, attorno ai 30 anni. Speriamo che ci siano delle eccezioni alla regola».

Andrea Camilleri, 4 settembre 1951 Sono tanti i modi in cui possono essere accolte le giovanili lettere familiari di Andrea Camilleri. Uno però trascende tutti gli altri. È il modo di lettura di un oroscopo: di una osservabile configurazione astrale disegnata dai segni zodiacali e dai pianeti, metaforicamente trasposti nelle lettere che fanno sistema e determinano i pronostici sul maturo inventore del commissario Montalbano, sapiente lettore degli stessi libri preferiti dall’ancora inconsapevole scrittore di lettere; e di quell’irresistibile folletto chiamato Catarella, incarnazione di una plateale gestualità e teatrale comicità già portate in scena negli sketches improvvisati da Camilleri nelle sue carte messaggere.

Il Camilleri dell’epistolario è un infervorato studente fuorisede.

Vive a Roma. È un borsista dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Ha due insigni maestri, Silvio d’Amico e Orazio Costa. Fa subito amicizia con Vittorio Gassman, giovane attore del teatro di posa. Lui studia regia teatrale. È un moderno Robinson Crusoe, che di continuo deve inventarsi un alloggio sempre provvisorio, le suppellettili necessarie, tutti i gesti della giornata tra il lavaggio della biancheria e la ricerca di un ristorantino alla portata delle sue tasche semivuote, nonostante le sollecite sovvenzioni di una famiglia tutt’altro che ricca.

In casi estremi può sempre contare su qualche generoso buffet da assaltare, magari in compagnia di una attricetta dell’Accademia e intonando «inni di guerra» condivisi dagli invitati più illustri: fra i più insospettabili, scrittori come Moravia o attori già affermati come Massimo Girotti.

C’è qualcosa di picaresco nella narrazione epistolare, spesso autoironica e spettacolare: anche nel caso di quel convulso correre, qua e là, senza sosta, alla ricerca di un lavoretto.

E intanto Camilleri studia, studia, studia.

Pubblica poesie, racconti, articoli. Scrive soggetti per il cinema e per la radio. Si propone come regista. Riesce a collaborare con l’Enciclopedia dello spettacolo. E fa incontri strabilianti, come una volta accadeva ai cavalieri erranti. Conosce, insieme a Jean-Paul Sartre, il grandioso e canagliesco Jean Genet: scrittore e drammaturgo, ladro, cinico, generoso e argutamente spiritoso. Camilleri chiede il recapito all’ospite. Si sente rispondere che l’indirizzo più sicuro è, ovviamente, il carcere.

Camilleri è giovane, giovanissimo. Ama il teatro. E come regista ha capacità anche rabdomantiche. Fa sgorgare l’acqua, dove tutti vedono solo cespugli secchi e pietrame. Annusa nell’aria, pure. Capta il vento che arriva.

Anticipa i tempi, mettendo in scena autori ancora non sperimentati in Italia.

Si chiamano Ionesco e Beckett. Sono gli anni 1957- 1958. Gli capita di cercare un attore all’altezza della parte. Non riesce a trovarlo. Gli piace azzardare. E decide di sostituire l’attore con un manichino. Il successo è strepitoso."

3. L'articolo della settimana (306)

Andrea Camilleri lo trovate anche in questa bella intervista. Una delle sue ultime (opera della mia amica Paola Jacobbi che conosco da quarant'anni, quando scrivevamo tutti e due su Panorama mese) …

"Camilleri è nel suo studio, al solito posto. Io vedo lui, lui intravede appena me perché negli ultimi tempi la vista lo ha abbandonato. Ma non lo hanno abbandonato la memoria prodigiosa, le battute pronte, l’abilità di narratore.

Le donne della sua vita (la moglie, le tre figlie) sono intorno a lui anche oggi.

Entra una, esce l’altra, ritorna quella che era uscita prima. Se ne occupano, lo coccolano.

E, del resto, lui dice: «Se una donna non mi coccola, io ci rimango male, sono troppo abituato. Da sempre. Quando ero già sposato con Rosetta e avevamo già avuto le tre bambine, nell’appartamento accanto al nostro convivevano pacificamente, e questa è la cosa più misteriosa, le due consuocere rimaste vedove.

Avevamo anche una cameriera che stava con noi da vent’anni, di nome Italia…"

4. La citazione finale (306)

“Le parole che dicono la verità hanno una vibrazione diversa da tutte le altre”.

(Andrea Camilleri)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


Elenco delle puntate: