Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Le domande di Warren Buffett di Steve Jobs (e di Francesco Carlà) (puntata 219 del 06/05/2023)

Buffett ha 92 anni e mezzo e nessuna intenzione di mollare le redini del suo impero.

Warren è uno dei tre uomini più ricchi del mondo da decenni, e questo senza aver inventato Windows o Google.

E nemmeno Facebook. Anzi, se andate sul suo sito, sembra programmato da un ragazzino delle elementari.

Però funziona bene. Molto bene

Jobs ha inventato la Apple nel 1976, per questo (e per molto altro) è stato uno dei fondatori riconosciuti del Simulmondo digitale.

Un signore che ha immaginato l'Apple II, il Macintosh, la Pixar (nella versione attuale), l'iPod, l'iPhone e l'iPad, e faceva rumore ogni volta che parlava.

Continua a far discutere (molto) perfino da morto.

FinanzaWorld è assai vicina al suo ventiquattresimo anno di vita. Sembra ieri quando ho inviato per la prima volta una smilza newslettera a 300 persone.

Nel giro di qualche mese erano diventate decine di migliaia e non hanno mai smesso di crescere.

Simulmondo, Maratona, Metodo, Frullatore, Finanza Democratica, cito in ordine sparso alcune delle keywords che mi vengono in mente.

I nostri solidi Pilastri.

Fw ha alcune cose in comune con Buffett e altre con Jobs.

Di Buffett adoriamo l'umorismo, l'ironia, l'atteggiamento da imprenditore che mette nei suoi investimenti. Come per ogni grande imprenditore, la sua attenzione si concentra su poche, ma decisive cose:

1 Il lungo termine (la Maratona ha senso, i cento metri sono scommesse);

2 La vera diversificazione (investi SOLO in quello che conosci e capisci);

3 Il cash flow (l'azienda DEVE fare soldi, nel tempo, e pagarci gli utili).

4 Se non sai quanto vale un investimento ne conosci solo il prezzo (prezzo e valore sono due cose molto diverse: il prezzo è quello che paghi, il valore è quello che ti danno).

Di Jobs ci affascinava il gusto per l'innovazione e il Design.

Steve aveva una bussola precisa nella sua mente: la tecnologia ha senso soltanto se è umana. Se realizza sogni e desideri delle persone.

Innovare sul serio significa:

1 Fare cose che prima non si potevano fare bene (investire da soli);

2 Fare cose in modo prima costoso o difficile (investire nel mondo);

3 Fare cose che fanno vivere meglio e risparmiare tempo e denaro. (automatizzare il proprio risparmio ed investimento).

Per questo, tutte le volte che a FinanzaWorld lanciamo un nuovo Abbonamento Premium, la mia/nostra mente va subito a questi punti fermi.

Fermi come i miei 4 Filtri che trovate in ogni numero dei Premium.

E se scopriamo che nella nuova idea da proporvi, o nel nuovo business (azienda) da segnalarvi, queste keywords non sono chiare o non sono tutte presenti, lasciamo perdere.

Per esempio, c'è una società italiana che è a quota +792% da quando è entrata nel pfolio modello di "In Borsa in Italia" (l'Abbonamento Premium di Fw dedicato alle aziende quotate alla Borsa di Milano).

Questa società Made in Italy era incredibilmente sottovalutata quando l'abbiamo scovata. Eppure era altrettanto visibile a tutti gli investitori potenziali ...

Che scoop!

Solo che noi l'abbiamo in pfolio modello dall'11 febbraio 2016 quando costava 28,6 euro per azione (il prezzo attuale è circa 250 euro per azione) ...

Sapete come abbiamo fatto a "scoprirla"? Semplice: le abbiamo fatto tutte le domande che gli avrebbero fatto anche Buffett e Jobs.

Investire bene è una questione di domande. E di risposte.

Un consiglio finale: se siete novizi di FinanzaWorld partecipate Gratis al Meeting della Finanza democratica on line col sottoscritto, cliccando subito qui.

2. Il mio libro della settimana (219)

Leo Turrini: Enzo Ferrari. Un eroe italiano

(Longanesi)

Il Drake (era il soprannome di Enzo Ferrari) è stato di sicuro uno degli italiani più importanti e famosi nel mondo. Ma la sua storia personale è piena di momenti dolorosi oltre che leggendari.

Leo Turrini scava con la sua scrittura negli uni e negli altri...

"Questo libro ripercorre la vita di Enzo Ferrari, l'uomo che con le sue automobili ha creato un vero e proprio mito, un protagonista assoluto di quella stagione irripetibile che ha segnato il passaggio dell'Italia da paese contadino a potenza industriale.

Sulla leggenda del «cavallino rampante» c'è molto da raccontare e ancora tanto da scoprire. I trionfi e le sconfitte, i drammi, la politica e soprattutto gli amori: Leo Turrini ricostruisce l'avventura pubblica e privata di un uomo che ha segnato un'epoca, svelandone i sogni e i tormenti: le speranze della giovinezza, la tragedia di un figlio perso troppo presto, il segreto di un erede amatissimo, il difficile rapporto con la fede, le polemiche con il Vaticano, fino all'ultimo amore.

Ma anche gli incontri con le star dello spettacolo, i rapporti con i leggendari campioni, da Nuvolari a Niki Lauda, e le relazioni privilegiate con personaggi che hanno fatto la storia d'Italia, da Mussolini a Togliatti, da Pertini a Gianni Agnelli."

3. L'articolo della settimana (219)

"Un esempio di come Enzo Biagi riuscisse a dialogare come nessun altro con personaggi anche spigolosi e controversi è dato dall’intervista realizzata ad Enzo Ferrari nel 1982. Uno dei rari momenti in cui il personaggio del Drake si mostra spoglio dalla maschera quasi divina da capo della Ferrari per farsi umano e fragile..."

«Come affronta le inevitabili sconfitte?»

«Con la ponderazione che meritano gli insegnamenti, perché lo sono».

4. La citazione finale (219)

“La passione permette di sopportare amarezze e rinunce che l'ambizione non giustificherebbe in alcun modo”.

(Enzo Ferrari)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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