Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Mario Draghi e la crescita italiana (puntata 114 del 01/05/2021)

Sono andato a cercare cosa avevo scritto in passato su Mario Draghi.

Ho trovato (tra l'altro) un paio di editorialini di molti anni addietro che probabilmente la dicono bene sul Premier e (forse) anche sul punto di vista del sottoscritto ...

-2005 (Appena nominato Governatore di Bankitalia)

"Il suo incarico comincia da febbraio e sarà cadenzato dalle nuove regole che non fanno più del Governatore di Bankitalia, un soggetto irresponsabile e ultrapagato, viatico ai problemi (epocali) che abbiamo avuto con Fazio.

Mario Draghi è attualmente vice presidente italiano di Goldman Sachs, una delle maggiori banche d’affari del mondo, non esattamente una debuttante nel mondo delle educande.

Ma è anche l’autore della legge sull’Opa che migliorò la vita dei piccoli azionisti di Piazza Affari.

Del resto alla finanza non si chiede di essere il ballo delle debuttanti.

Si pretende però che sia governata secondo regole serie e, soprattutto, uguali per tutti.

Buon lavoro."

-2005 RISANAMENTO UGUALE CRESCITA (qualche mese dopo)

"Se si sistemano davvero i conti pubblici, automaticamente ci si mette in movimento verso la crescita del Paese."

E’ questa l’idea principale che viene dall’intervento del nuovo Governatore di Bankitalia: mettere fine alle logiche corporative e dare il via alla competizione virtuosa che può fare crescere la ricchezza italiana e migliorare la vita di tutti.

Facile come bere un bicchiere d’acqua?

Insomma. A sentire Montezemolo e quasi tutti gli altri ospiti alle Considerazioni finali di Draghi (a parte Epifani e forse Bertinotti che tace), nel Paese ci sarebbe la maggioranza assoluta del consenso su questa strada.

Ma che ne pensano tutte le corporazioni e la buropolitica che con questo sistema monopolistico (e bloccato) ci campano assai bene da decenni?

Le tante e potenti lobbies italiane, che si scontrano ogni giorno in Borsa e per il credito delle banche, danno l’idea di pensare soprattutto al loro ennesimo risanamento e alla loro personale crescita.

Al Paese, di solito, ci pensano assai meno."

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2. Il mio libro della settimana (114)

M. Cecchini: L'enigma Draghi

(Fazi editore)

Ho deciso di dedicare anche lo spazio destinato al mio libro della settimana a Mario Draghi. Il volume più recente è questo di Marco Cecchini che racconta vita e storia del Premier italiano in modo abbastanza completo.

Ma il capitolo più importante lo stiamo vivendo adesso...

"Chi è Mario Draghi? Certamente il “salvatore” dell'euro, una figura di grande rilievo nel panorama di un'Europa in cerca di guida, ma anche un personaggio complesso, che suscita giudizi spesso divergenti.

C'è chi ne ha sottolineato l'imperscrutabilità con un ritratto fulminante: «Non sai mai cosa pensi dietro quella faccia da poker», e c'è chi lo ha paragonato a quegli ufficiali di stato maggiore «intelligenti ma pigri e per questo adatti a incarichi di vertice».

All'inizio della sua esperienza alla BCE, «Bild», il più popolare e diffuso quotidiano tedesco, gli regalò un prezioso elmetto prussiano mostrando apprezzamento per il suo carattere poco italiano. Ma, dopo la sua performance alla guida della banca, ha pensato di chiederglielo indietro.

Per alcuni economisti è un keynesiano liberal, come lo fu il suo maestro, Federico Caffè, per altri lo è stato, ma ora non più; per altri ancora è fondamentalmente un pragmatico segnato dalla sua educazione gesuita, un uomo d'azione che si serve di approcci analitici diversi per decidere.

Alcuni politici italiani, soprattutto dopo l'esplosione della crisi causata dal COVID-19, lo vorrebbero alla testa del governo o al Quirinale (accontentati! ndFC), gli anti-establishment lo considerano l'incarnazione vivente dei poteri forti, il rappresentante di una finanza internazionale cinica e rapace.

Questo libro vi spiega chi è veramente Mario Draghi e come ha fatto a entrare nell'Olimpo dei leader mondiali."

3. L'articolo della settimana (114)

Ho stima e riconoscenza per il Presidente Draghi.

Dopo aver comprato anni di tempo all'Italia (ed aver salvato l'euro), a 73 anni suonati si è preso sulle spalle un Paese in condizioni drammatiche, afflitto da una pandemia gestita molto male, e da problemi molto più atavici ed assai più strutturali.

Correttamente ha scelto due priorità: vaccini e Recovery plan. Si fa così quando si vogliono affrontare davvero i problemi gravi: mai tutti assieme, confusamente.

Sempre cominciando da quelli più importanti e decisivi.

Ma il Premier non si fermerà alle priorità. In questo articolo del Corriere della Sera trovate alcuni indizi su come andrà avanti l'intervento di Draghi nei prossimi mesi ...

"Draghi avverte il peso della responsabilità da affrontare e al contempo è convinto che il Paese sia di fronte ad una sorta di ultimo treno: lo ha detto nell'ultima conferenza stampa, in cui quasi tutti si sono concentrati in primo luogo sui temi delle riaperture, degli orari dei ristoranti, tralasciando il messaggio incentrato su una parola chiave che sta ripetendo quasi come un mantra in ogni occasione: il ritorno ad una crescita sostenuta, agganciata finalmente alle medie europee, del prodotto interno."

4. La citazione finale (114)

"Imposte elevate si traducono in meno autofinanziamento, meno patrimonio, minor capacità di far credito."

(Mario Draghi)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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