Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. "Mollo tutto e vado ai Caraibi" ... (puntata 186 del 17/09/2022)

Confessatelo: quando siete in coda sulla tangenziale e la radio vi racconta che sta per nevicare, l'idea che vi viene è sempre la stessa: mollare tutto e andare a vivere ai Caraibi.

Ma è una cosa che si può fare davvero o deve rimanere solo un sogno sull'autostrada?

Un po' di tempo fa sono stato ad Antigua per fare un giro sul Trimarano da corsa del mio amico e Fwiano di lunghissima data Giovanni Soldini. Ci sono tanti italiani venuti a vivere e a lavorare qui.

E' una cosa che possono fare tutti?

Calma. Prima vediamo insieme i pro e i contro dell'avventura off shore e poi decidete se andare in aeroporto.

Rispondete sinceramente a queste domande:

1 Siete davvero interessati a conoscere nuove culture e nuove lingue?

2 Siete in buona salute, adattabili e flessibili?

3 Avete un sufficiente capitale liquido da parte (direi minimo 500.000 euro), oppure siete sicuri di poter far conto su una buona rendita (almeno 5000/10.000 euro al mese)?

Se la risposta è sì (a tutte e tre le domande) continuate a sognare. Altrimenti pensateci bene perchè forse l'avventura caraibica non fa per voi.

Ma, superato il primo test, adesso che bisogna fare?

Usate Internet per scegliere il luogo della vostra fuga e indagate molto bene non solo la bellezza delle spiagge, ma anche e soprattutto queste cose importantissime:

1 Il costo della vita del luogo. Fa una bella differenza scegliere il Portogallo dove la moneta è l'euro o invece Antigua e le Bermuda dove tutto costa carissimo anche per chi è armato di euro (specie adesso con il dollaro ai massimi da 20 anni).

2 Il lavoro che potete fare lì. Nella maggior parte dei casi, gli italiani all'estero nelle località di vacanza operano nella ristorazione e nel mercato immobiliare. Se non siete pronti ad aprire una trattoria o a mettervi a vendere case e locali, sarà difficile trovare qualcos'altro da fare.

3 L'assistenza medica. In Italia siamo abituati a pensare che per farsi ricoverare in ospedale si deve solo chiamare l'ambulanza. In Messico, dove la sanità costa 'poco', un ospedale privato può farvi pagare 1000 dollari al giorno per curarvi. Non vi dico nelle Virgin Islands o, ancora, ad Antigua ...

Quindi come procedere se siete ancora decisi a partire?

Fate la prova. Quando avrete fatto tutte le indagini e scelto il vostro paradiso, programmate lì un viaggio di almeno quattro settimane per controllare che somigli alla vostra fantasia.

Se ci somiglia molto è assai meglio.

Se non sapete da che parte cominciare e volete raggiungere i risultati che hanno raggiunto gli abbonati a FinanzaWorld dal 1999 ad oggi scrivete subito a:

lodovico.carla@finanzaworld.it (Citate questa rubrica, vi attende una sorpresa).

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2. Il mio libro della settimana (186)

A. di Nunzio, D. Gandolfo: I Signori

(Fuori rotta)

In Italia ci sono 88 Fondazioni bancarie. La loro storia che viene raccontata in questo libro molto recente aiuta parecchio a capire quello che va e, soprattutto, quello che non va in Italia.

Città per città i due autori hanno fatto un lavoro certosino e scandagliato pregi e difetti, vizi e virtù delle Fondazioni. La loro capacità di distribuire benessere (loro primaria e statutaria funzione visto che gestiscono denaro, 40 miliardi di euro in totale, della collettività) e la loro propensione ad esercitare potere (con tutti i disastri del caso, vedi alla voce Siena etc etc).

"A prima vista le fondazioni bancarie sono creature stranissime. Simbolo della filantropia italiana, custodiscono un tesoro da 40 miliardi di euro. Sono enti privati e autonomi, ma gestiscono un patrimonio sostanzialmente pubblico.

Nate quasi per caso nel 1990 allo scopo di privatizzare il sistema bancario, sono finite per controllarlo del tutto. Fino a diventare il governo «ombra» di molte città italiane.

Sul trono delle fondazioni siedono presidenti spesso più rispettati dei sindaci, uomini in grado di spostare consensi e influenzare l'agenda politica del loro territorio. Professori universitari, massoni in sonno, benefattori illuminati, stimatissimi negli ambienti dell'alta società, ma anche despoti a vita, imperatori del no profit, mecenati coi soldi nostri e personaggi di autentico potere, sconosciuti ai più.

Settori come l'arte, l'assistenza sanitaria e sociale hanno beneficiato della loro magnanimità, ma intere comunità sono state affossate da una gestione opaca e scriteriata del denaro collettivo. Con questa inchiesta, Diego Gandolfo e Alessandro di Nunzio svelano i retroscena di un potere che sembrava inattaccabile, eterno, misterioso. Il lettore farà la conoscenza degli enigmatici Signori delle città. E finalmente imparerà a riconoscerli."

3. L'articolo della settimana (186)

Che differenza (vera) c'è tra un risparmiatore e un avaro, tra un economizzatore e un tirchio matricolato?

Questo articolo di Daniela Mastronardi ce lo racconta in modo interessante. Vediamo un po' ...

"Giorgio Armani detesta lo spreco: «Odio girare per i miei uffici e vedere che la luce è accesa inutilmente quando i miei collaboratori sono andati via» ...

4. La citazione finale (186)

"Cogito ergo sum". E' del filosofo Cartesio questo famoso pensiero. È pertanto evidente che chi non pensa non esiste, ma chi non esiste non paga le tasse e chi non paga le tasse non ha pensieri!

(da "I pensieri di Paperone" 1973).

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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