Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Riprendi in mano il tuo denaro (remixed) (puntata 49 del 01/02/2020)

Quando nel 1995 ho cominciato a pensare FinanzaWorld, la prima cosa che volevo comunicare alle persone era molto semplice: perchè mai affidare il frutto dei propri sudati risparmi a persone di cui si conosceva così poco? Erano davvero capaci di investirli a dovere?

Avrebbe sul serio funzionato? Quali erano i veri pro e i veri contro?

Qualche anno dopo ho scoperto una frase di Warren Buffett che mi confermava nella mia perplessità: "Wall Street è l'unico posto dove gente che ha la Rolls Royce si fa consigliare da persone che usano la metropolitana."

Per questo "Riprendi in mano il tuo denaro" è una delle frasi più ricorrenti su FinanzaWorld. La preferita del mio amico Fwiano e Maratoneta del mare Giovanni Soldini.

Ed ecco cosa vuol dire:

Essere Investitori Intelligenti, Indipendenti ed Autonomi conviene, numeri alla mano, da Tutti i punti di vista.

1 E' conveniente: si risparmiano commissioni ingenti che altrimenti pagate sia quando le cose vanno bene che, ahivoi, quando vanno male;

2 E' flessibile: si può cambiare strategia senza dar conto a nessuno e tutte le volte che lo si ritiene giusto. I vostri soldi li avete già voi, non dovete farveli restituire.

3 E' produttivo: ci sono studi a non finire che dimostrano i vantaggi dell'investitore individuale rispetto alle gestioni;

4 E' soddisfacente: aumenta l'autostima e la consapevolezza, si capisce quanto sia importante riprendere in mano il proprio denaro;

5 E' costruttivo: imparate cose fondamentali che poi potete insegnare ai vostri figli e alle persone care.

Dal 1999 a FinanzaWorld abbiamo aiutato decine di migliaia di persone a riprendere in mano il proprio denaro. E voi in che mani l'avete lasciato?

Per informazioni sugli abbonamenti Premium di Fw e su quello che possono fare per voi: premium@finanzaworld.it

2. Il mio libro della settimana (49)

P. Chiara: Il piatto piange

(Mondadori)

Ho letto questo libro non so mai quante volte, le prime quando avevo meno di dieci anni e passavo infinite estati tra la campagna e il mare.

Piero Chiara è uno scrittore quasi perfetto che viene dalla grandissima tradizione dei narratori italiani a partire da Boccaccio. Penso di aver letto tutto quello che ha pubblicato, compresi gli articoli sulla terza pagina del Corriere della Sera poi raccolti in volumi insieme ai racconti.

Ma Chiara non è stato solo un grandissimo scrittore. Ha lavorato per il cinema (meraviglioso 'Venga a prendere il caffè da noi' tratto da 'La Spartizione', con Tognazzi). Ha curato la definitiva e monumentale edizione delle Memorie di Casanova di cui era un appassionato studioso ...

La "cultura" italiana (ovviamente) l'ha spesso maltrattato. Forse per questo mi piace anche di più.

"Con "Il piatto piange" fa la sua comparsa nella letteratura italiana un paese di frontiera, Luino, con il suo profumo di lago e di boschi, con una variopinta umanità di negozianti, giocatori, beghine, ladruncoli, prostitute, travet, camicie nere.

Ambientato negli anni Trenta del Novecento, il romanzo offre un esemplare spaccato della provincia italiana: rispettabile in apparenza, ma percorsa sottopelle da inquietudini e tentazioni.

Gli eroi di Chiara - approdati dopo mirabolanti peregrinazioni sul Verbano, o desiderosi di partirne - dissipano volentieri l'esistenza fra le carte, il biliardo e i divani delle case d'appuntamento. Scettici dinanzi ai proclami altisonanti della dittatura, la guerra li costringerà ad affrontare piccole e grandi tragedie."

3. L'articolo della settimana (49)

Nei giorni scorsi è morto il filosofo Emanuele Severino.

L'intervista che vi propongo in questo numero di FC Consiglia è avvenuta (grazie a Davide D'Alessandro per il Foglio) in occasione del suo novantesimo compleanno. A quanto pare chi pensa molto (e bene) vive a lungo. Vedasi Warren Buffett (quasi 90 anni) e Charlie Munger (96).

Uno dei centri del pensiero di Severino è l'ineluttabilità del dominio della tecnica sull'uomo e sul pianeta. Lui la chiama La Follia. E' così che andranno davvero le cose nel mondo e nel Simulmondo?

4. La citazione finale (49)

"Ricordo bene il mio primo rapporto sessuale. Ho ancora la fattura."

(Groucho Marx)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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