Francesco Carlà

Pubblicazioni per Investitori Intelligenti dal 1999


Da più di trentacinque anni studio i mercati azionari di Wall Street, Italia e Globali . Nel 1999 ho fondato FinanzaWorld con questa idea: insegnare alle persone ad investire in autonomia, risparmiando tempo e denaro. Le nostre newslettere gratuite ed a pagamento sono diventate un punto di riferimento per gli investitori intelligenti. Se vuoi saperne di più scrivimi a: f.carla@finanzaworld.it oppure clicca qui.

Investitori Intelligenti

Dialoghi con mio figlio sull'investimento intelligente

"Investitori Intelligenti" è il nuovo Podcast di Finanzaworld. Fw è un sito di informazione, comunicazione ed educazione finanziaria. Fondata nel 1999 da Francesco Carlà, è considerata (Sole 24 Ore) "la bibbia degli investitori italiani".

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Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto. E la citazione finale! Buona lettura, vs. Francesco Carlà

In questo Podcast settimanale 2 Consigli di Francesco Carlà; 2 sintesi di libri che ha appena letto (o che pensa indispensabili); in più il link ad un articolo che gli è piaciuto molto.

E la Citazione Finale.

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Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto. E la citazione finale!

Campioni in fallimento. Ci riguarda?
(puntata 117 del 22/05/2021)

C'è uno studio dell'Università di Phoenix (Arizona) dedicato alle fallimentari decisioni finanziarie degli atleti professionisti americani.

Si scoprono alcune cose molto interessanti.

Il 60% dei giocatori della NBA si trova in stato di dissesto finanziario dopo soli 5 anni dal ritiro. Addirittura il 78% di quelli della NFL (football americano) dichiara bancarotta personale, sempre nel giro di 5 anni.

Il 25% è già nei guai dopo un anno.

Vi chiederete come sia possibile che professionisti ben pagati (stipendio minimo NFL 370000 euro, medio 920000, le stelle guadagnano molti milioni ...) finiscano così male e così rapidamente ...

Le ragioni sono molte, spesso anche da codice penale come la truffa che ha coinvolto 78 giocatori NFL cui sono stati sottratti 32 milioni di euro.

Ma il motivo principale è uno solo: mancanza totale di educazione finanziaria. Aggiungo: incapacità di fare anche i minimi calcoli aritmetici.

Non parliamo di percentuali e medie ...

Le scelte che gli atleti fanno durante la carriera si rivelano poi catastrofiche appena gli stipendi non arrivano più.

Sempre secondo la ricerca Usa (il sottoscritto è d'accordo), le decisioni peggiori sono quattro.

La prima: sopravvalutare la propria capacità di guadagno nel tempo. Immaginare che le cose possano andare bene quasi per sempre, proiettando nel futuro l’opulenza del presente. Senza fondamento.

La seconda: sottovalutare l'entità delle spese in proporzione ai guadagni. Anche per un campione una Lamborghini è una Lamborghini.

La confusione tra costi necessari e lusso sfrenato è letale. Per esempio, non mettono in conto il divorzio. Eppure arriva per una grande percentuale di atleti.

La terza: sottovalutare l'importanza dei giusti investimenti per mantenere nel tempo il tenore di vita del presente.

La quarta: delegare la gestione del proprio denaro ad un 'esperto' senza avere gli elementi sufficienti per sceglierlo (e monitorarlo) bene.

Trovate molte cose che non riguardano solo i campioni dello sport? Avete ragione.

Ci sono eccezioni. Per esempio LeBron James. Il grande campione NBA ha ricevuto addirittura il plauso di Warren Buffett per la sua saggezza finanziaria.

Il massimo possibile.

Morale: non bisogna essere laureati in scienze finanziarie per diventare ricchi e restare tali nel tempo.

Vi ricorda un Principio della Finanza democratica del sottoscritto (dal 1999)? Avete di nuovo ragione.

Volete imparare ad Investire con Fw e il sottoscritto? Passate una mezzoretta con me (Gratis) cliccando qui.

Il mio libro della settimana (117)

J. Taniguchi: Gourmet

(Panini comics)

Questa settimana parlerò parecchio del Giappone. Anche l'articolo che ho selezionato (lo leggerete fra poco) riguarda il Sol levante.

Per questo il libro della settimana è una graphic novel che ho già letto diverse volte per il suo tema adorabile: la cucina giapponese. Autore il grande disegnatore nipponico Jiro Taniguchi.

Se vi piace mangiare sushi e sashimi (e tempura), se siete già stati a casa loro, se non ci siete mai andati, se vi piacciono i fumetti, ma anche se li odiate: questo è il libro per voi.

"Mangiare è un piacere. Il segreto sta nell'imparare ad assaporare il pasto.

Il rito della tavola non si consuma in fretta, ma con attenzione e metodo. Chi sa apprezzare la cucina non desidera solo riempire lo stomaco, ma cerca l'appagamento dell'anima.

Fragranze, sapori, accostamenti cromatici, composizione degli ingredienti... Se la cucina è arte, il buongustaio ne è l'esegeta.

La prima stagione delle avventure gastronomiche del gourmet Goro Inogashira torna in un'edizione da collezione. Un viaggio attraverso il gusto e la cultura culinaria del Giappone che si completa con un capitolo finale inedito."

L'articolo della settimana (117)

Il Giappone è il paese dei fumetti, che si chiamano Manga e vendono ancora decine di milioni di copie ogni mese.

Per un italiano avere successo con i Manga è come vendere i frigoriferi agli eschimesi. Eppure un ragazzo italiano c'è riuscito. Si chiama Giuseppe Durato e questa è la sua bellissima storia. Di meritocrazia.

"Più o meno sei anni fa, Giuseppe Durato – classe ’92, nato a Fossacesia in Abruzzo – ha deciso di trasferirsi in Giappone.

Aveva 22 anni e un sogno: fare il fumettista. Ha lavorato come modello ed è comparso in televisione, in un reality show. Ha fatto da assistente a un’autrice, Keiko Nishi ..."

La citazione finale (117)

"Pazzo chi almeno una volta nella sua vita non sale sul Monte Fuji, ma anche chi sale più di una volta sul Monte Fuji, è pazzo."

(Proverbio giapponese)

A rileggerci la prossima settimana!

Vostro

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Come diventare un investitore intelligente?

Per essere investitori "fai da te" intelligenti, bisogna prima di tutto mandare a mente questa idea decisiva: investire NON è una scommessa, un colpaccio, uno sprint. E' una Maratona. Warren Buffett ha trasformato 10.000 dollari, il suo capitale iniziale, in decine di miliardi di dollari. Ma non ci ha messo giorni o mesi. Ci ha messo qualche anno.

Per la precisione: una decina d'anni a diventare milionario (nel 1962 i milioni di dollari avevano ancora il loro fascino. Anche i milioni di euro ce l'hanno, dopotutto, no?).

E una quarantina d'anni a diventare miliardario, sempre in dollari, nel 1990.

Nel frattempo i suoi miliardi sono diventati molti di più.

L'Investitore intelligente "fai da te" è prima di tutto un Maratoneta.

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Ma che cos'è esattamente la Finanza Democratica?

I principi della Finanza Democratica sono pochi e davvero alla portata di tutti. Eccoli qua:

  • 1) Nessuno ha a cuore il nostro denaro più di noi;
  • 2) Imparare ad investire è semplice e non serve essere laureati in economia e scienze finanziarie. Basta essere correttamente informati da chi è strutturalmente Indipendente e non deve vendervi nessun tipo di prodotti finanziari. Basta saper fare addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, percentuali, e medie;
  • 3) Grazie ad Internet, è facile e costa molto poco investire da soli e senza intermediari. E' sufficiente aprire un conto bancario on line e le commissioni sono basse e alla portata di tutti gli investitori;
  • 4) Investite solo in quello che capite e conoscete.
  • 5) Non fidatevi di nessuno che vi proponga cose in contrasto con i punti 1, 2, 3 e 4. Basta partecipare a questo Meeting per approfondire.

Storia di Laura Rossi

Mi chiamo Laura Rossi, ho 45 anni e vorrei raccontarvi la mia storia. Secondo me può essere utile a tanta gente

Il mio lavoro somiglia a quello di molti italiani della mia generazione: piccola impresa ereditata dai genitori e dai nonni, non si stacca mai, fatica, tasse e qualche soddisfazione.

Negli ultimi anni meno.

Tre generazioni di lavoro e risparmio hanno creato un patrimonio.

Un patrimonio che somiglia a quello di tanti altri piccoli imprenditori e professionisti italiani, immagino: qualche immobile, tra cui la casa dove vivo, buoni del Tesoro e un po’ di altri titoli in portafoglio.

Fino a due anni fa soprattutto fondi di vario genere.

Un giorno mi sono imbattuta in questa tabella:

Per una volta era semplice da capire e la fonte era insospettabile (BlackRock/Morningstar):

Il peggior 'investimento' possibile, a lungo termine (1926/2020), è quello monetario (Bot/conti deposito etc): tolte le tasse e l'inflazione ci si rimette quasi l'1% all'anno (-0.8%). Seguono le obbligazioni (societarie e i titoli di Stato): sempre al netto di tasse ed inflazione si prende solo lo 0.6% netto, ogni anno in media. Poi arrivano le azioni: dal 1926 al 2020, una vera Maratona, hanno guadagnato il 4.4% medio all'anno, al netto di tasse ed inflazione.

La prima: un calcolatorino dell’interesse composto;

La seconda: un articolo di Francesco Carlà.

Usando il calcolatorino ho scoperto che:

Usando i Bot praticamente i soldi si dimezzano strada facendo (100.000 euro 'investiti' al 0.8% diventano dopo 94 anni 47.000);

Usando le obbligazioni i soldi crescono un po', ma molto lentamente (100.000 euro investiti allo 0.6% diventano dopo 94 anni 175.473);

Usando le azioni (nel senso di replicare un Indice azionario generalista per esempio con un Etf apposito) i soldi crescono molto (100.000 euro investiti al 4.4% diventano dopo 94 anni 5.725.941)

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Domande e risposte

Chiariamo qualche dubbio

  • Che cos'è FinanzaWorld?

    FinanzaWorld è anzitutto libera e Indipendente, priva (strutturalmente) di qualsiasi conflitto d’interesse.

    Su FinanzaWorld Francesco Carlà ed il suo staff pubblicano ogni giorno informazioni, commenti, analisi sul mondo dell’economia, dei Mercati e dell'Educazione finanziaria.

  • Francesco Carlà, già docente all'Università la Sapienza di Roma e all'Università IULM di Milano, da oltre 35 anni si occupa di Comunicazione, Informazione ed Educazione finanziaria.

    Segue la finanza innovativa (e il Fintech) dal 1995. E' autore di articoli, libri e di programmi radio-televisivi.

    Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i bestsellers "Trading online. La guida" (2000), "Simulmondo. Vivere Internet" (2001), "Trading online. Seconda Edizione" (2003), Italia-Google (2006) e Finanza Democratica (2009). Per tre anni ogni settimana è stato protagonista su RaiNews24, RAI3 di "Netstocks", il primo magazine tv dedicato all'economia e alla finanza innovative, consulente di molte trasmissioni TV e Radio in RAI e su altri canali (Costanzo show, Invasioni Barbariche, Sky TG 24, Radio Vaticana, Radio Radicale, Radio Capital etc), per quattro anni ha condotto il forum di Borsa sul sito del Corriere della Sera, editorialista di Vanity Fair (Soldi & Felicità) e della Gazzetta dello Sport (Il Risparmiatore). E' il fondatore di FinanzaWorld dal 1999.